I Progetti
Esperienze e sfide educative dalla famiglia alla scuola
Esperienze e sfide educative dalla famiglia alla scuola
UN PROGETTO per un’ educazione sulle buone relazioni tra il maschile e il femminile
Il progetto L’ABBRACCIO nasce per iniziativa di alcune famiglie che desiderano mettersi in gioco sulla sfida educativa legata alle relazioni di genere. Nella famiglia s’intersecano molte trame relazionali. Quelle imprescindibili sono la relazione tra il femminile e il maschile e quella tra generazioni diverse. Le relazioni di genere nella coppia coniugale sono alla base della famiglia stessa. La modalità di relazione tra uomo e donna, che rimanda all’identità di genere, all’essere e al percepirsi maschio e femmina, viene determinata soprattutto attraverso la funzione genitoriale. Il contesto familiare è la matrice che garantisce la perpetuazione di comportamenti di genere con i suoi linguaggi, significati, valori condivisi. Questo progetto è rivolto a famiglie nella loro continuità intergenerazionale, coppia genitoriale, figli, nonni. E’ un invito a mettersi in gioco con curiosità per rileggere i luoghi comuni, i paradigmi e gli atteggiamenti inconsapevolmente seguiti; un invito a ripensarsi come famiglia, capace di mettere in gioco i propri preconcetti cognitivi ed emotivi sulle relazioni, per scommettere sulle proprie potenzialità e sperimentare nuove possibilità. Cercare, dunque, di riflettere con i componenti delle famiglie sugli atteggiamenti di prevaricazione di genere in famiglia, è certamente una sfida educativa, ma anche un’azione di civiltà democratica per l’ umanizzazione delle persone. In questo contesto l’approccio usato valorizza la cultura della relazione e del costituirsi come persone nell’alterità e nell’incontro, sottolineando il modo in cui molte pratiche e pensieri diventano rafforzamenti di modelli di identità disfunzionali. Useremo l’espediente pedagogico del tango argentino, che per sua caratteristica ha bisogno del ruolo maschile e femminile. Il tango è ricco di codici simbolici, in una dialettica costante tra ruolo femminile e maschile; per questo motivo la metafora del tango, opportunamente trasformata in laboratori esperienziali, può essere adatta a un lavoro educativo dialettico sulle relazioni di genere, sia per le persone più giovani, sia per le persone adulte. L’opportunità di arrivare a un contatto emotivo e fisico tra le persone nel ballo viene appositamente scelta per predisporre le persone a momenti di ricettività massima alle problematicità che il contatto con l’altro comporta.
Le azioni progettuali si svolgo presso la scuola secondaria di primo grado del Convitto Polo Diacono di Cividale, con il coinvolgendo di studenti, insegnanti e famiglie, inoltre presso le location delle Associazioni coinvolte nel progetto in provincia di Udine, Gorizia e Trieste.
[PROGETTO CONCLUSO]
Un progetto per il benessere relazionale-familiare
finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia
L’associazione di promozione sociale Nexus ha il piacere di presentare le attività di un Progetto con il finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia e numerosi partners, tra cui l’Istituto Comprensivo Statale “Dante Alighieri”, i Comuni di San Leonardo e San Pietro al Natisone, nonché il Comune di Prepotto.
Il progetto “La famiglia connessa” nasce per iniziativa di alcune famiglie che vivono la sfida educativa legata all’impatto delle tecnologie digitali e di Internet sui loro figli. Gli obiettivi specifici del progetto possono essere così riassunti: educare i ragazzi a scambi positivi tra di loro, aumentando le loro competenze relazionali ma anche le loro competenze nell’utilizzo delle tecnologie digitali; fornire ai genitori conoscenze pratiche per meglio comprendere le interazioni digitali dei loro figli e orientare i genitori ad una risposta educativa equilibrata rispetto alla crescente richiesta di far uso di tecnologie digitali dei loro figli.
Il percorso giovani a scuola e doposcuola (11-14 anni) prevede dei momenti specifici che avranno l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sulla tematica delle relazioni interpersonali, in chiave pedagogica/psicologica/sociale. Il percorso prevede la realizzazione, da parte dei ragazzi, di brevi filmati su tematiche sociali e sulle relazioni tra giovani, per stimolare una riflessione consapevole sulle dinamiche relazionali che i ragazzi metteranno in scena. Sperimentando l’intero processo di produzione del corto filmico si manterrà vivo l’interesse dei ragazzi, dando loro anche tutte quelle competenze tecniche necessarie per montare ed editare video-immagini, utile oggi anche per la realizzazione da parte dei ragazzi di qualsiasi presentazione multimediale in ambito scolastico.
Il percorso famiglie (dei ragazzi 12-17anni, ma anche delle famiglie con bambini più piccoli che prima o poi dovranno affrontare tali questioni) prevede dei laboratori-seminari finalizzati all’acquisizione di competenze digitali da parte degli adulti, mentre parte degli incontri saranno dedicati all’acquisizione di competenze per il riconoscimento delle dinamiche negative in famiglia tra genitori e figli. L’obiettivo è di rendere la famiglia “connessa” in senso pieno: quando tutti i componenti acquisiscono nuove competenze comunicative e relazionali, ossia incominciano a comprendere e a riconoscere alcune regole di base delle interazioni tra le persone, le dinamiche interattive nella famiglia diventano più chiare, fluide, armoniche, con meno malintesi delle persone coinvolte. Momento di raccordo con le esperienze dei ragazzi sarà la presentazione dei corti filmici, con occasione di riflessioni e dibattito.
Il primo incontro per le famiglie si terrà il giorno giovedì 5 marzo alle ore 20.30 nella sala del Circolo culturale di Merso Superiore, mentre successivamente il secondo e terzo incontro si terranno lunedì 16.03 e giovedì 26, alla stessa ora e nello stesso luogo. Per partecipare alle attività del progetto è richiesta l’iscrizione alla Associazione Nexus (quota associativa di 5 euro).
Il presidente dell’Associazione Nexus
Giuliana Gellini
Accrescere le competenze digitali per migliorare il rapporto con gli altri
Il progetto “La famiglia connessa” nasce per iniziativa di alcune famiglie che vivono la sfida educativa legata all’impatto delle tecnologie digitali e di Internet sui loro figli, sempre più immersi nel web e nelle modalità di relazione digitale (messaggerie, social network, etc.), a scapito delle interazioni personali dirette.
e più famiglie coinvolte
Computer e Tablets a disposizione di ragazzi e scuola
ore iniziali di formazione per ragazzi
Comuni coinvolti